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Robin Guthrie

w/ To Rococo Rot

https://www.inkoma.com/k/527

@ Circolo degli artisti, Roma, 13 feb 2008, ingr. 13€

 | pall youhideme
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Il sangue lo donerei volentieri per Robin Guthrie per ciò che ha fatto con i Cocteau Twins prima [dei Quali - me tapino - non ho mai avuto il piacere di assistere ad un concerto], e per quel che ha fatto in seguito da solo o con Harold Budd (vabbè, anche per i Violet Indiana dai..), ma anche unicamente per un pezzo stravolgente come Everlasting, che purtroppo ier sera non ha eseguito.



Insomma, 13€ di sangue, anche perchè del gruppo headliner (MA STIAMO SCHERZANDO??) To Rococo Rot di cermania, sinceramente non avevo un gran interesse data la freddezza della Musica.., mi sono goduto il primo pezzo, poi ho cominciato a sbadigliare, quindi me ne sono andato a casa come da programma.
Diverse persone cui avevo proposto la serata mi avevano chiesto 'ma ora Guthrie che fa? ha un'altra band?' La risposta era no, e niente cantante, - da anni tinge nella Sua lisergia delle strumentali trascendentali, con picchi e pacchi.
Poi ha suonato / remixato l'album dei Mahogany, tra gli altri.. mica è rimasto a pettinare bambole.

Robin Guthrie @ Circolo degli Artisti, Roma, 2008

Quindi su palco c'era Lui, il suo panzone (ops..), un laptop, una bizzarra quasi coatta chitarra Chandler custom, uno schermo su cui venivano proiettati filmati kaleidoscopici di 23 Envelope memoria.. io però non riuscivo a togliere gli occhi di dosso a Lui, - a guardarlo montare strato su strato una serie di loop di placenta e materia astrale.. peccato il suono fosse tutto in linea invece che passare per un amplificatore (Robin, mi chiamavi, Ti prestavo il mio ampli!), - peccato, - l'effetto era un pò plastico, il risultato ha perso di pathos e potenza, anche se quando ha suonato Snowfall e il Neil's theme della o.s.t. di Mysterious Skin (film by Greg Araki) avrei voluto fare un'ecatombe di tutti quelli che facevano salotto parlando ad alta voce dei ca77i propri.. - quindi il solito quesito: ma perchè non restate fuori sino la fine del concerto? O almeno non sotto il palco, cribbio..
Circa un'ora di set, qualche sorriso di Robin quando gli cade l'auricolare, e poi quel Suo piccolo ghigno finale quando gli cade in loop una stecca sulla chitarra che torna ciclico proprio sul finire dell'ultimo pezzo.. un set sognante, a tratti ipnotico..

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