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The Cesarians

w/ Tocqueville

https://www.inkoma.com/k/450

31 marzo 2008 - Roma  @ sinister noise, ingr. 5€.

 | pall youhideme
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Un pò di gente al sinister noise, molti i volti della indie-cibile o-scena capitolina aka claque, pezzi umani di Laser Tag (spettacolo su myspace i nuovi pezzi!), La Calle Mojada (su myspace le preview dell'ep), The Niro (lo cita mtv, non lo posso citare io?), - ho visto il frontman dei Montecristo, un mr. Init in esilio forzato, - una vera passerella. Vera no? - Cmq, i Tocqueville da sobri suonano molto bene, tra acidi e fuzz Dinosaur Jr e psichedelia pop Motorpsycho a una e due voci (quasi tre), con continui scambi di ruolo passandosi di mano due chitarre e un basso, - caricati da una linea di batteria che fa gran spina dorsale. Qualche stonatatura delle voci, ma scelta di genere o disinisteresse in genere, non importa, - quando le chitarre sputano rancide distorsione e assoli fulmicotone ci sarebbe da applaudire prima che finisca il pezzo stesso, - è indie rock, troppo loser per voler essere di moda, con parti quiete allucinogene e accelerazioni freak e punk. - Non da meno sarebbe da portare la Vostra amabile attenzione sul progetto solista del batterista, Simone, nella ragione sociale del Theatre Music for Human Beings, un trip lo-fi e da viaggio astrale.

Tocqueville's set
Tocqueville
Tocqueville
Tocqueville
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Tocqueville
Tocqueville
Tocqueville
Tocqueville
Tocqueville


The Cesarians' set
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians
The Cesarians


Come scrivevo [leggi passata komarecensio], i Cesaroni, aka The Cesarians, non sono dei novizi, - e sanno quindi come far tornare nel sotterraneo area live del sinister noise i vari affumicati e affumicatori che stanno socialando fuori il locale: clarinettista, trombettista e pianista/violinista, tre donne tutte in nero sui 40aranta, escono con strumenti in mano e intonano una bizzarra marcia lenta, - tutti le seguiamo a trenino di sotto.
Charlie Finke, il cantante / frontman, è senza dubbio l'anima dei Cesarians, quello che fa la differenza, - è il Nicolas Edward Cave della situazione (e immagino si sarà rotto di sentirselo dire), - per quanto un batterista come Jan Noble spacchi il cool a chiunque, sia in classe che savoir-faire, seppure con una sezione ritmica ridotta all'osso, e senza togliere nulla all'anima jazzmofora delle tre donne, - sembrano uscite fuori da anni di musica di teatro / bizzarro cabaret / vaudeville, - senza chitarre o basso, - solo fiati, piano e percussioni, - e un episodio con armonica a bocca, ad opera di Fink.
Charlie, aitante quarantenne col pelo sotto la camicia nera (di sicuro più in forma di me), non tarda a buttarsi a terra disperato e cadavere, agitato e carico, si lancia il microfono da una mano all'altra, suda come un porco, diventa paonazzo di enfasi, - oltre che cantare interpreta le Loro canzoni, - gran gestualità e chimica. La meno aitante trombettista continua a leccare il suo arnese (interpretate quello che ho scritto come volete), le altre due donne finiscono a suonare a due gambe e quattro mani il piano; Noble si autoesalta su diversi 'i'm fucking ready' e picchia come un pazzo, - totale padrone delle pelli.
Rubo la tracklist e leggo hanno aperto il set con Russain, quindi Terrifico Food, poi il gran sigolo Flesh is Green, veramente esplosivo; Death Star, Sour Ink, Spanish, Lesbian, Afrikan, Jan, l'altro singolo Woman e finale con Mad Brass, Move Your Clarinets.
Impossibile non chiedere un bis, non si fanno pregare troppo, - ne fanno due, chiudendo con Here Come the Cesarians. Gran live.
ps. come al solito, chiedo venia per l'audio tremendo dei video.. non so che farci..

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