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Tuono Pettinato

Nevermind

https://www.inkoma.com/k/4385

(Rizzoli Lizard 90 pag. 2014)

 | federico immigrato e rifugiato
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Sono due decadi che è morto Kurt Cobain. È trascorsa una vita nel frattempo. Sono più gli anni che sono passati da allora che non quelli che avevamo quando il tutto accadde.
La cosa è molto amara, tanto che più che nel minestrone delle commemorazioni andrebbero registrate pure le magliette di Valerio Scanu e la canzone di Brunori Sas, con rispetto parlando.
Seppi del suicidio di quell'aprile da mio nonno, ebbene sí. Per quasi qualche ora, la sua dubbia attendibilità indie mi aveva quasi fatto sperare che avesse almeno capito male.
In generale all'epoca mi dava fastidio solo che qualche adulto nominasse in lontananza le band che ascoltavo. Quasi tanto quanto vedere Dylan di Beverly Hills 90210 con la camicia a quadri di flanella ecchecazzo. Figurarsi se qualcuno mi dava notizie cosí ravvicinate di morte delle facce che avevo appese nella mia stanza.
In generale allora ero abbastanza geloso dei Nirvana, anche se poi a bocce ferme tocca ammettere che furono loro a mischiare per sempre le carte tra musica di nicchia alternative e quella un po' di tutti. Di quando ascoltavo le cose di Cobain mi ricordo soprattutto che il tempo passato dall'uscita Nevermind a In Utero al loro concerto al Palaghiaccio di Marino è stata una stagione lunghissima. Subito dopo è come se non avessi più voluto legarmi a nessuno gruppo in particolare. In pochi mesi dall'oi! al grind e poi il posthardcore americano con una velocità vorticosa. Qualche anno dopo andai in fissa anche per i Laghetto. A pensare alla ragione per cui si chiamarono in quel modo c'è ancora da farsi le pippe dal ridere. Tuono pettinato era una specie di componente in pianta stabile dell'ensemble bolognese. I suoi show negli show e i suoi inserti fumettistici erano memorabili. Alcuni componenti della band di Ninja core sopravvivono nei Marnero. Andrea invece è diventato uno degli autori italiani più quotati. Dopo le sue strisce mensili su Linus, Repubblica Xl e l'ultra decorato Garibaldi il nostro dedica un libro completo a Cobain. Nevermind è un omaggio discreto e appassionato a una delle icone più importante degli anni '90. Grazie alla sua indiscussa abilità rappresentativa Tuono pettinato riesce a dare una collocazione simbolica ad alcuni fotogrammi ed cimeli chiave della figura di Cobain riposizionandoli nella fase più delicata della sua adolescenza. Oltre a rielaborare il suo rapporto deleterio con la figura del padre (il fucile, le pasticche per curare l'iperattività infantile) con Nevermind si riesce anche a collocare visivamente l'importanza inconscia di un testo come In Bloom e a rappacificarsi definitivamente con Something in the way. Come era scritto dietro il basso dei Laghetto: Applausi.



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