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Cosmic Trip Festival 3

The Royal Premiers, Eon Megahertz, Kitchenmen, Dollar Bill, Ray Daytona & the Googoobombos, The Last Killers, The Beat Killers, Mister Bonz, Mexibones, Towerbrown, The Hillbilly Moon Explosion, The Wooduo, Los Tiki Phantoms, The Lords of Altamont, [..]

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Live in Bourges (FRA) 17-20 Maggio 2012 @ Palais D’Auron, ingresso week-end 35e

 | freddie koratella
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Feat.: The Royal Premiers, Eon Megahertz, Kitchenmen, Dollar Bill, Ray Daytona & the Googoobombos, The Last Killers, The Beat Killers, Mister Bonz, Mexibones, Towerbrown, The Hillbilly Moon Explosion, The Wooduo, Los Tiki Phantoms, The Lords of Altamont, The Cinycs, The Jimi Ben Band.

Live: Bourges (Fr) 17-20 Maggio 2012; Palais D'Auron; ingresso week-end: 35 euro

Il Cosmic Trip Fesival è un viaggio. Non solo perché arrivare in quel di Bourges da Roma è veramente un viaggio; non solo perché visitare Bourges è come viaggiare indietro nel tempo, a quando i ritmi erano verosimilmente molto più rilassati e sostenibili; non solo perché dalle mie parti per vedere 17 bands live mi ci vorrebbe molto più tempo mentre qui invece è tutto concentrato in tre giorni. Ma forse sopratutto perché, come ripeto spesso, non mi accontento mai di andare in vacanza... preferisco viaggiare; con tutto quello che ne concerne.
L'open festival è previsto per giovedí 17 maggio al Les 3 P'tits Cochons... il programma in cartellone per la serata prevede i soli francesi The Royal Premiers - quintetto dei Pays de la Loire che capisce subito l'aria che tira – infatti con il loro suono beat, impreziosito da una sessione fiati che dona un tocco di vivacità soul, danno vita ad un live set esaltante, sudatissimo e senza fine. Il pubblico presente è numeroso (ora capisco perché nel pomeriggio al mio arrivo ero stato accolto da una città praticamente deserta: erano tutti a casa a riposarsi per presentarsi in tiro all'inizio di questo evento) e non chiede di meglio, ha voglia di divertirsi. I bis diventano tris fino a perdere il conto... quando cala il sipario io sono come i The Royal Premiers; stremato ma felice. Dopo c'è il dj-party a cura di Traxman della Soundflat Records; ma dopo una giornata del genere necessito di dormire, lo faccio tranquillo; infatti è solo l'inizio e ci sono veramente tutti i presupposti per sentirne delle belle.
Venerdí 18 maggio: il Cosmic Trip Fesival ha sede nel Palais d'Auron, un centro congressi. La location è da sballo; intuisco da subito che gli organizzatori la sanno lunga... questa è la sedicesima edizione e noto con piacere che gli ingranaggi sono ben oleati. Si inizia presto e come al solito arrivo in leggero ritardo quando sul palco hanno già iniziato la loro performance gli Eon Megahertz; ma sinceramente sono più occupato a perdermi nel paese dei balocchi degli stand esponenti le loro leccornie viniliche. Non faccio in tempo ad investire i miei soldi che il gruppo ha finito di suonare; me ne dispiaccio ma mi consolo con i Kitchenmen. La serata prende subito una piega giusta, il gruppo in questione ci sa fare con un farfisa impazzito che ne scandisce i tempi... non sono neanche passate le 21 ed il livello musicale è da alta cucina francese. Scoprirò in seguito che tra i membri del gruppo ci sono illustri chef sonori della scuola transalpina; tra cui anche il pluri strumentista Fredovitch One Man Band. Il centro congressi alla spicciolata comincia a riempirsi allo stesso ritmo con cui io spiccio in gettoni le mie consumazioni alcoliche ... “la birra non si compra, ma si affitta giusto il tempo necessario per rendere il moto ondoso prima di rimetterla in commercio per via fluviale” e proprio mentre vado a svuotare la vescica mi accorgo della Jungle Room. Dentro c'è Dollar Bill, l'uomo banda britannico che terrà tutti i presenti occupati, durante i cambio palco della sala più grande; il delirio appunto si palleggerà da una sala all'altra del Palais d'Auron per una non stop di musica a durare tutta la notte. Veramente un'iniziativa ben riuscita forse anche perché Dollar Bill con il suo blues è veramente sbalorditivo. A seguire sono previsti sul palco i nostrani Ray Daytona & the Googoobombos; appena questi ci salgono sopra si avverte subito una virata sul garage con forti accenti surf; da annotare per i suoi virtuosismi la chitarra del vecchio Ray Daytona che mi ricorda il vecchio Billy Childish e non solo per le medaglie attaccate sulla giacca... veterani all'attacco. Un altro po' di Dollar Bill e dopo ancora una band italiana. Dei The Last Killers ne avevo visionata qualche locandina nel fantastico mondo virtuale dei social network, ma non mi ero mai spinto oltre. Si presentano sul palco con la miglior formazione garage: chitarra-basso-farfisa-batteria, suonano ad un volume veramente esagerato; tanto da mandare in corto il potente impianto del Cosmic Trip Fesival più di una volta. Lo spettacolo mi piace; energico e coinvolgente forse anche troppo. La loro esibizione finisce infatti con il palco invaso dai supporters e iThe Last Killers ad indossare una calzamaglia sulla testa, mentre impazzano in ultimo r'n'r' furioso. Applausi. Dopo aver riempito ancora una volta la Jungle Room salutando l'ultima performance di Dollar Bill è il momento dell'ultimo gruppo della serata. Direttamente dalla California i The Beat Killers; Garage punk a Go Go... con il front-man del gruppo che si cala nella parte regalandoci siparietti con il pubblico a chiaro sfondo sessuale, come il compianto Lux Interior. La notte del viaggio cosmico continua con i dj-set, ma la voglia che sia già domani è veramente troppa e credo di non essere l'unico; non siamo mai stati cosí vicini ad essere cinici.
Sabato 19 maggio: si inizia presto; infatti l'appuntamento al sapore di ostriche e vino bianco del “Free Afternoon Party” è previsto per le ore 13 al Palais d'Auron. Il Cosmic Trip Fesival regala un pomeriggio veramente diverso dal normale. Quando si viaggia è meglio non farsi trovare impreparati e il sottoscritto da tempo era rimasto impressionato dalle gesta di Mr Bonz; dopo la sua esplosiva esibizione mi sono portato anche a casa i compiti, comprandomi tutto quello che c'era da comprare sul one man band francese. Per svegliare i numerosi sopravvissuti della notte precedente non si poteva chiedere di meglio. Ma i viaggi a volte possono regalare anche piacevoli imprevisti ed è proprio il caso dei Mexibones... trio a chiare tinte R'n'R' direttamente da Bourges... giocano in casa e onorano la maglia... almeno dalle mie parti non è cosí facile far muovere le chiappe ai propri concittadini subito dopo l'ora di pranzo. Chiudono questo aperitivo musicale i britannici Mick Wigfall & the Toxics e in R'n'R' si trasforma in un Rockabilly marcio come i denti di un fumatore di crack. La giornata è ancora lunga e soprattutto il programma della serata promette veramente bene per chi è tossico anche di musica.
Dopo essersi persi in chiacchiere, per le vie ed in un assurdo bar di Bourges il ritorno al Palais d'Auron è in netto ritardo; qui mi perdo i Towerbrown e mi faccio perdonare acquistando la ristampa del loro EP in edizione limitata. Loro mi ringraziano direttamente sul retrocopertina per averli aiutati a far sopravvivere la società vinilica. Faccio in tempo a vedere l'intera esibizione dei The Hillbilly Moon Explosion; ma a parte un paio di pezzi rimango stupito più per la quantità di sigarette fumate dal batterista piuttosto che dallo spettacolo della band svizzera. Non me ne si voglia... tutti ottimi musicisti; ma mi è sembrata più musica da salotto benpensante che da animali da palco. È il momento della Jungle Room e questa sera tocca ai The Vooduo e qui gli animali da palco sono due e lo spettacolo è infernale. Veramente un'altra bella scoperta. Tornati nella sala grande è il momento degli spagnoli Los Tiki Phantoms, loro sono superlativi e dietro le loro maschere della morte infiammano il pubblico; è un surf strumentale che ti fa ballare sull'onda dell'entusiasmo. I quattro ragazzi di Barcellona sono quasi mimici nelle loro coreografate movenze, ma il tutto fila via liscio nel massimo della naturalezza e nel pieno del divertimento con tanto di gara di materassini fra due ragazze chiamate sul palco e lanciate a fluttuare sulla testa del pubblico. Uno spettacolo vero. I The Vooduo nella Jungle Room non vogliono essere da meno e suonano ad un volume talmente alto da far saltare l'impianto non prima di averci deliziato con il loro primitivo r'n'r'. Selvaggi. All'appello mancano ancora due band... le più attese. Il Palais d'Auron è gremito e accoglie con un'ovazione i The Lords of Altamont; loro portano in giro per l'Europa il nuovo Midnight to 666 e lo fanno in modo coatto, come il loro modo di stare sul palco. Si presentano con tanto di formosa ballerina che mette in evidenza le sue curve e cattura gli sguardi di molti dei presenti. L'energia è tanta con il Cavaliere che non riesce a stare fermo mentre gioca con il microfono e con la sua pianola fino a lanciarla in mezzo al pubblico; altro che scandalo del Bunga Bunga. A differenza del nostrano Cavaliere, Io godo con la cover di Kick Out the Jams. Salutiamo per l'ultima volta anche i The Vooduo e arriva il momento che mi aveva invogliato a venire fin qui. È arrivato il momento di vedere i The Cinycs. Da qui in poi qualsiasi parola sarebbe sprecata; il gruppo di Pittsburgh ha semplicemente una marcia in più degli altri. L'esperienza di vederli dal vivo è un viaggio come lo è stato tutto il Cosmic Trip Fesival.
Il giorno dopo c'è la festa di chiusura alla Cantine Berrichione, con l'ultimo live dei The Jimi Ben Band, ma io la perderò. Roma calling e il viaggio è lungo; come la lista dei ricordi di questa tre giorni francesi veramente esaltante. Un ringraziamento speciale a chi li ha condivisi con me.

Freddie Koratella (Dead Music dj-set)
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