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Mr Wiggles

Una Repubblica fondata sul lavoro

https://www.inkoma.com/k/3437

 | pall youhideme
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Immagino, anzi, mi piace pensare, che quando scrissero sulla *ostra Costituzione "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.", subito dall'articolo 1, non intendessero proprio dire che è tutto intorno allo sgobbare, il "travailler", per dirlo alla francese, cioè, non credo intendessero proprio dire che l'Italia è fondata sul travaglio, sullo sbattersi 8, 9 ore al giorno in un lavoro spesso alientante e disanimante per guadagnare poco o niente, - o se non poco e niente, almeno quel poco che ti fa rimanere, - quel poco che non te ne fa andare (dal posto di lavoro corrente).
Insomma, scrivere nero su bianco, che l'Italia è fondata sul lavoro, mi piace intenderlo come a dire.. fondata sul lavoro comune per aiutarsi l'un l'altro e costruire qualcosa insieme.
Lo so, fa ridere anche a me.
Perchè se è fondata sul lavoro, di sicuro è fondata sulle fosse comuni dei lavoratori, - in nero come se colorati, non sempre va meglio, - con sopra l'effige 'il lavoro nobilita l'uomo', probabilmente scritto da un nobile che sbadigliava sotto la porpora delle sue vesti, - questo sin da sempre, da quando l'uomo inventò la ruota ma la fece costruire a qualcun altro, sino i versi dell'armiamoci e partite, che Argia Sbolenfi [al secolo Olindo Guerrini] scriveva più nettamente contemporaneo in un:

        Perchè, lungi dai colpi e dai conflitti,
        Comodamente d'ingrassar soffrite,
        Baritonando ai poveri coscritti
                                "Armiamoci e partite?"
                                       [Agli Eroissimi]

Avrei preferito un 'fondata sulla ricerca della felicità, l'unione di intenti e contro gli stronzi e le stronzate che ci han portato il fascismo e i nazisti' nonchè 'fondata sulla promessa che il fascismo, - quale sarà il suo nuovo nome, - non si ripeterà', perchè è vero che la storia la scrive la gente comune, ma la raccontano i potenti, e se la racconti male, ci si ricade prima o poi.

Era in Factotum che Bukowski scriveva "How in the hell could a man enjoy being awakened at 6:30 a.m. by an alarm clock, leap out of bed, dress, force-feed, shit, piss, brush teeth and hair, and fight traffic to get to a place where essentially you made lots of money for somebody else and were asked to be grateful for the opportunity to do so?"

Parla facile, - dirà qualcuno. E alcuni lavori non sono niente male, e altri alcuni nobilitano davvero. Eh ok, dico io.

Ma poi sí, in ogni modo concordo con la vignetta in alto, le ore del giorno bisognerebbe avere la libertà di poterle vivere davvero anzichè dedicarle al proprio posto di lavoro, che ci fa confondere i mezzi con il fine e il fine per i mezzi, un pò come comprarsi l'auto per andare a lavoro, e finire per andare a lavoro per pagarsi le rate dell'auto. E questa è (gran parte del)l'Italia.

Ah, il 17 marzo sarà festa nazionale per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.. sapevate? Solo per quest'anno, ve lo ritroverete in busta paga. Yuppi..

PS. consiglio la lettura di considerazioni a tema su Liberacittadinanza.
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