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Tutto era preda della teatraggine silenziosa

di improvvisati poeti cattolici e satanici

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Tutto era preda della teatraggine silenziosa - di improvvisati poeti cattolici e satanici | Varie
[Da komakino n#6, dicembre 2000]

Tutto era preda della teatraggine silenziosa di improvvisati poeti cattolici e satanici. Emozioni falso-straordinarie che deponevano il proprio seme ovunque, ovulazioni continue per madri giovani e vecchie sempre pronte a sfornare nuovi culetti da mordere, avvinazzati sacerdoti, intellighenzie autoelettesi per illustrare i mediocri, plutocrazie parapolitiche di storpi annoiati atti solo a costruirsi i propri harem, e giovani e piacenti ed accondiscendenti urí disposte a popolarli per ottenere d'apparir riflesse in 10 miliardi di occhi invidiosi, per poi appena sfatte cominciare a campare aprendo ristoranti. E dove erano le opere sublimi? Perse, - in biblioteche serrate, parti abortiti nelle teste soffocate dalla fame di poche minoranze riprese in un servizio di 10 minuti il lunedí alle 3 a.m., o magari sui comò di qualche rivista di arredamento. I poveri soffrono le carestie? Dategli un televisore ed un cellulare ad autoricarica. Ovunque (non) c'era (s)campo, le mosche avevano convinto tutti della giustezza dei propri gusti, ed ora erano effigie sulla bandiera della democrazia che aveva eletto il suo nuovo Hitler. I sondaggi erano parlamenti in seduta permanente che avevano il compito di creare la verità, ed era la verità più democratica che fosse mai esistita. I più fortunati morivano ventenni di una pazzia maledetta, gli altri imparavano a fingere indifferenza l'uno dell'altro, tutti a scansare la rinuncia per la comprensione del vero. Le cadavre exquis boit le vin neuf. Di geniale vi era solo la mentalità-ghigno degli architetti vertici di quel mondo, che avevano inserito nelle università corsi di laurea in Demagogie e master in Fedeltà Cieca. Il motto era date a tutti la possibilità di dipingere il proprio mondo del colore che preferiscono, purchè il colore sia il nero, e di laccare ogni spot pubblicitario di toni erotici, pure fosse stato lo spot di una marca di bottiglia d'acqua, o una merendina. La malinconia era stata bandita fuori legge, poichè scoperta dagli studi dell'Alta Commissione affine al puro genio (sperma della ribellione), e l'ultima campagna etica aveva proclamato ufficialmente i temperamenti sereni al possesso puro dell'ingegno, mettendo finalmente quiete nei cuori dell'opinione pubblica. Via i libri, solo siti web dai design accattivanti con animazioni flash 34.8, sicchè nessuna parola potesse + destare quella molla segreta che l'apriva sino in fondo spiegando tutta la sua intimità come era stato nei tempi battezzati neo-bui. Giubilei continui, ogni 2 anni, con raduni settimanali di crashtester-scout da tutto il mondo, di vecchi reinseriti con dignità nella società del lavoro come porta orinatoi, di pappa e magnaccia con l'icona della puerpera (-ma vergine-) stretta tra le mani delle loro prostitute. I numerosissimi talk show erano i nuovi confessionali, condotti da preti sedicenti cui ammiccavano suore e cori di voci bianche, - studi televisivi subgestiti a livello familiare, nepotismo progenie di potenti calciatori e starlet giunte alla fama dopo anni e anni di calendari artisticosegaioli. Quiz televisivi all'ora di pranzo e cena su tutti i canali per alzare il livello nazionale paradidattico dell'utenza, che telefonando a specifici numeri verdinteleselezione potevan vincer premida sogno come tv megaschermo piatto e cellulari con schede prepagate. - Ma se è vero che le preoccupazione lievi parlano e quelle gravi tacciono, il mondo era divenuto una cacofonia ininterrotta, non di parole ma di messaggi telegrafici neowap, suonerie e segnali satellitari ping di ritorno monitorizzati dalla forze di sovrapolizia. Ognuno tirava tutto il giorno, e prima o poi colpiva un autoeretto bersaglio, - non importava cosa avesse colpito, ma che lo avesse colpito, e bisognava gridarlo forte, fortissimo, perchè tutti ne potessero parlare.
Pt. I

Una nazione di corpi animati. Vedevano ma non penetravano. Si penetravano ma non si vedevano. Tutto circondava ma nulla avvolgeva. Tutte passioni che si lasciavano assaporare. Tutti dolori che si potevano condividere con mezzo gaudio. Tutto per tutti deciso da pochi. - Un poveraccio per strada gridava blasfemo contro il dio di tutti, al quale tutto sembrava tranne che importargliene qualcosa. Quasi incredulo cominciava poi a slanciarsi per l'aria a fatica con i suoi stracci, tentando con la mano destra come d'afferrare quello gnorri fantoccio, magari proprio lí per il lembo della tunica, quella bianca santa tunica vergine senza tasche. - Ma quello era un pazzo, un tizio assiso tra l'unica compagnia delle sue ombre. Delle strane ombre che gli urlavano delle altrettanto strane cose nelle orecchie. O forse erano dei fantasmi che si nascondevano proprio dietro i suoi occhi, e gli grattavano piano piano le orbite per farlo eccitare - lui continuava a chiamare i demoni dell'abbraccio, - di quel caldo quanto promiscuo abbraccio che riuniva tutti. Era come preda di una soprannaturale malattia che aveva nutrimento del corpo ospite, quasi a mò di una singolare implosione. Era diventato uno spirito corroso da chissà quale morbo dell'etere, inoculatosi accidentalmente perchè aveva mancato l'ultimo vaccino statale che tutti gli altri avavano preventivamente subito. E folli cosí erano le sue preghiere, col capo alzato verso l'alto e la bava secca alla bocca, mentre intorno i passanti avevano smesso oramai di buttargli crediti telfonici e batterie nella scatola di cartone aperta che aveva davanti ai piedi con su un cartello con scritto vaffanculo mondo in codice ashee. - Un tizio vestito all'ultima moda vedendolo rallentò la sua passeggiata_corsa, gli si avvicinò e gli fece pat-pat sulla spalla, - poi come se l'avesse sempre tenuto da parte se ne uscí porgendogli in una mano un astuccio pesante. Quindi gli disse, sai, quando mio nonno avvertí in giro che aveva deciso di andare al polo nord per rilevare l'azienda di babbo natale e prendersi una volta per tutte l'esclusiva sulla convergenza bambini-giocattoli, beh, tutti lo chiamarono matto. Poi però quando ritornò con addosso i suoi vestiti con tanto di cinturone e lo scalpo sanguinolento della sua barba, beh, cominciarono a pensarci due volte prima di sfotterlo di nuovo. Che ti voglio dire con questo? Beh, ora io sono preseidente della xxx-mas unilimited, sono stato quello che ha dato il via all'estinzione delle renne per farci quei cioccolatini afrodisiaci che vedi esposti in quella cazzo di vetrina di quella cazzo di pasticceria dov'è appena entrata quella donna ninfomane sulla quarantina col pelliccione. I ragazzini fanno a botte oggi per farsi comprare da papà e mamma le nuove pistolegiocattolounasega(c), e le bambine se non sono le nostre protesi alla b@arby stai certo che non si accontentano di rifarsi le tette alla t@ni@. Noi siamo l'immagine di questo nuovo mondo, e non lo dico per dire, - siamo noi lo sponsor ufficiale di ogni puerpera cui paghiamo tutte le spese ospedaliere compresa la scelta del colore degli occhi del nuovo cucciolo. Ogni volta che tu ti gratti le palle io guadagno un bilione, e se non te le gratti stai tranquillo che la mia vasca idromassaggio non perde una bolla. - Semplice, ora tu passi quella porta, entri nell'edificio presidenziale, prendi l'ascensore e vai all'ultimo piano. Arrivi all'ufficio di dio, apri la porta, e senza dire a lo gonfi, lo ammazzi, lo ammazzi, lo spogli e indossi la sua tunica, - e [alzando la voce perchè lo udissero tutti i passanti falso-indifferenti ruotando l'indice] poi vediamo chi è il matto! - Babbo Natale jr III lo guardò ancora una volta prima di ricomparire come per magia dietro la vetrina della pasticceria. Il poveraccio lo guardò ancora un istante mentre Babbo aveva detto un qualcosa alla quarantenne che le aveva rubato subito un po' di rossore sulle guance. Già, ma che ora era? Oramai erano le 9 di sera, era la data dell'eclissi di luna e nessuno l'avrebbe notata sicuramente, se non sin quando il jet di b.n.jr III° ci sarebbe passato davanti tutto luminoso in un servizio dei rotocalchi del giorno dopo. Ma forse il giorno dopo la notizia di prima pagina sarebbe stata un'altra. Scoop, un nuovo dio uccide il vecchio, - non avrai altri dei al di fuori di me - dice ai nostri microfoni. Già, il poveraccio si immaginava già la conferenza stampa, se sono cambiato? No, penso di essere sempre rimasto lo stesso. Il successo non mi ha dato alla testa, ma di sicuro io darò al popolo qualche testa. Già, bastava varcare la soglia del palazzo sotto cui aveva illeggittimamente elemosinato ed inveito sino ad allora per poter prendere le redini di una delle company più quotate del mondo. Ma l'avrebbero lasciato entrare? - Un poveraccio per strada gridava blasfemo contro il dio di tutti, al quale tutto sembrava tranne che importargliene qualcosa. Da dietro la sua finestra lo guardava un po' divertito, la barba sfatta e la tunica lisa sporca di rossetto. Suo nonno Johnny Paul era lí imbalsamato dietro una teca di vetro che gli muoveva gli occhi contro. Che c'è? Vuoi un po' d'acqua? Subito da un cannuccia uscí dell'h20 che bagnò il labbro rinsecchito del vecchio. Già, i nonni erano stati svegli ai loro tempi quando c'era stata la corsa ai titoli. Non era un'unilimited da poco la loro quella da gestire. Tant'è che per lunedí si dovevan organizzare due inaugurazioni per i nuovi ultramarket della IIIa diocesi, e convincere la pin-up Donna Mad a presenziarli entrambi. Lei era una figura perno per quell'impero spiritofinanziario, e le agenzie stavano facendo i salti mortali per tutelare la sua fama di vergine nonostante i dodici figli di cui erano riusciti ad attribuire legalmente la maternità alla cugina elisabeth oramai settantaduenne. E anzi, furono tutti felici di guardare in tv il megabattesimo del nuovo bimbo, con tanto di vip felici belli e famosi per rincuorare l'immaginario magro dei medi. - Ma la porta si aprí all'improvviso e dio sentí una forza fulminea che lo aveva scaraventato proprio contro la grande finestra, che come fosse stata sorretta sin ad allora con una tela di ragno si franse in milioni di coriandoli dardi che investirono e ferirono una torma di formichine alla base del palazzo. - Dio era a terra, piano terra, sanguinante e con un ultimo barlume che gli dava uno strano tic al terzo occhio, quando Babbo Natale III gli si avvicinò, si piegò sulle ginocchia e gli disse sei stato bravo quest'anno? No?? Allora niente ambulanza :-(
Pt. II
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