Il concerto dei Dandy
Warhols (a Roma, scalinata Valle Giulia) è stato proprio una
ciofega. Aspettate aspettate, non sono un loro fan, tanto meno
dopo il bombardamento
omnitel di Like a Bohemian (tra l'altro quasi irroconoscibile
all'inizio
dell'esecuzione), ma ho pensato fossero piacevoli da ascoltare
gratis, e
poi fan della tastierista sí, Zia McCabe, tanto che le sue sculettate/ancheggi
suonando il korg di profilo, alla Betty
Boop sempre sorridente per circa un'ora e tre quarti, hanno
reso ragione
all'esser andati a scrocco a vedere il concerto da fuori, seduti
(s)comodamente
sui verdi (no no, era tutta terra) prati strapieni di mondezza
(bottiglie,
pacchetti di sigarette, cartacce &tc). Per il resto il gruppo
si è
rilevato davvero fiacco nel suo brit pop che in certi sforzi
'psichedelici'
ricordava qualcosa dei primi Verve (quelli di She's a Superstar),
- poi la voce del cantante non c'era, e per quanto fossero tutti
molto trendy,
la gente (che non aveva pagato) se n'è andata a flutti. Il
cantante
provava a fare il simpatico e invitava chi 'conoscesse i testi' a
cantare,
ma invece la gente ha risposto solo con dei clap. A parte i due
singoli,
quello di questa stagione e quello precedente di cui era uscito un
video
un paio di anni fa, la noia totale. E pensare che c'è stato anche
chi ha sborsato 18 euro. - Peggio che mai prima c'era Joe
Satriani,
con super assoli coatti fatti a 18 dita..
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