-› 30sec cut&paste video clips (30mb, mp4)* ‹-
E' stata la mia prima volta al micca club, nascosto dietro portamaggiore a roma, e salvo calendario interessante, sarà l'ultima. Primo perchè già mi puzzava che per entrarci bisognasse mettersi "in lista" sul sito, e poi la storia del si 'esercita un diritto di selezione su TUTTI i clienti indiscriminatamente', inclusiva della (quasi) tacita regola '3 ragazze ogni 2 ragazzi',- ma che storia è? chi vi credete di essere? E aggiungo la chicca finale che 'col cappello in testa non si entra', buttafuori docet. Ma che schifo. C'erano pure i gorilla in giacca e cravatta.. Poi ok, il locale è arredatissimo, insonorizzato, ultracool, pieno di luci psichedeliche che cambiando continuamente di gradiente, due bar, addirittura una vera sala fumatori, schermi dappertutto, cessi ultra comfort con tanto di vaporizzatore del sapone per le mani (ho visto un tizio usarlo come profumo..). E la programmazione dei dj non affatto male. Forse il palco è un pò sacrificato rispetto tutto lo spazio disponibile. Però la selezione alla porta no. Che dire, un locale cosí me lo aspetterei a milano, non a roma che la media è bassa, - e ieri sera c'era diversa gente 'indie/alternative/modaiola' che si guardava altrettanto spaesata in giro. Vabbè, 'alternative' è una parola grossa.. aggiusterei il tiro su 'modaiola', con i ggiovani vestiti come i beatles, con pantaloni a sigaretta bianca, giubbe inglesi, ragazzine sixties.. oddio mi sentivo all'interno di un servizio patiné di moda protopunk su marieclaire.. e io che momenti uscivo in pigiama da casa. Credo che l'unica cosa in comune con la maggior parte di questo pubblico fossero le allstars che avevo ai piedi.. - ok sí, odio la gggente.
Credo basti Boring Lifestyle per fare dei Twisted Charm un'icona della no-wave più danzereccia attuale. Giovanissimi, vestiti al mercatino vintage più eclettico sotto casa (di sicuro non sfiguravano nel locale), scuola The Fall, - una chitarra che quando preme su delay e octave acquista un suono tipicamente anomalo e underground, - la batteria senza piatti che ritma uptempo instancabile, - sax dissonante artwave, il basso in continuo stop&go, e poi la voce di Nathan, atona o in falsetto, completamente bored e in reminiscenza spocchiosa punk à la Pistols, con controcanto del bassista - tutto a fare dei Loro pezzi un insieme di stile squisitamente originale e valido, nonostante le sottili differenze nel song-writing da primo ascolto. Il live è stato decisamente breve quanto entusiasmante (ATTENZIONE: questo non significa che il pubblico capitolino abbia ballato, figuratevi..), poche chiacchiere, carino vederli ballare come tarantolati, - e infine un solo encore, con falso bis di Boring Lifestyle, poi troncato. In evidenza metterei poi l'altro singolo Happy Alone, e Twisted Ambulance particolarmente ipnotico/stregato - anche senza synth (come nella versione su disco). Poi a fine concerto l'amico Cri è andato dietro le quinte per farsi dare un paio di vinili, ed è tornato indietro con in premio anche un paio di birre offerte dallo stesso Nathan, - insomma, pare proprio che pur potendo non se la tirino, e meno male, - questa è classe.. non come la selezione alla porta..
*sí, la mia digicamera è sempre quella che non fa video + lunghi di 30sec..
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not yet, probably nobody cares, or nobody cared enough to tell something. Also: nobody reads komakino.
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